martedì 25 novembre 2014

Gli onesti esistono!

Sabato sera ho avuto modo di scoprire che al mondo qualche persona onesta effettivamente è rimasta.
Sono a casa col Maritino malato e guardo fuori dalla finestra. Vedo un foglietto sulla mia macchina e sul momento penso "Uffa, altra pubblicità!" mentre Maritino "Sarà una multa" e per cosa? Mica è in divieto! Scendo e scopro che il biglietto è un foglio bianco scritto a mano che dice più o meno "Mi dispiace ma le ho causato un danno alla portiera dx. Mi chiami al ***********". Noto quindi lo specchietto rientrato e nero e una bella botta sulla portiera lato passeggero. Salgo in casa abbastanza alterata e sfogandomi un pò e poi però mi calmo. Ho in mano un biglietto con un numero di telefono fisso, quando mai mi è capitato che mi facessero un danno e non scappassero? Mai. Rincuorata dall'onestà chiamo quindi il numero e scopro che l'autore del danno abita nella villa accanto al mio condominio. Scendo e lo incontro. Il signore si scusa a profusione e mi dice essere il proprietario di una delle carrozzerie più famose del circondario (se non LA più famosa) e che se gli lascio le chiavi dell'auto nella cassetta della posta domenica sera, lunedì se la porta in officina e la aggiusta lui senza far constatazioni amichevoli che si sa che le assicurazioni... Insomma, accetto, perchè comunque il signore di fama lo conosco e so che ci si può fidare ( i miei per esempio han sempre portato l'auto nell'officina del fratello). 
Ieri sera l'auto ancora non era parcheggiata davanti a casa e ammetto che cominciavo ad agitarmi. Anche perchè ok, capisco che non sei riuscito a finirla, ma una telefonata... Vabbè, stamattina vado a far la spesa con l'auto di Maritino (auto che odio a morte) e torno a casa avvilita perchè pomeriggio mi tocca usarla pure per andare a lavorare (ieri mi ha portato mia mamma anche se non serviva, ma le faceva piacere e così l'ho accontentata). Alla mezza mi suona il telefono ed è il carrozziere che mi ha appena riportato l'auto a casa. Non solo l'ha aggiustata, ma me l'ha pure pulita! Gli ho detto che non serviva assolutamente e lui "Eh signora, mi è dispiaciuto così tanto di averle fatto il danno che ho voluto farmi perdonare"... Insomma, gentilissimo. Nella sfortuna non poteva andarmi meglio. 
D'altronde, sono cose che succedono insomma! L'incidente è successo perchè c'era sole, la mia auto è grigio chiaro metallizzato e lui uscendo da casa in retro non l'ha vista e ci si è giusto appoggiato (questo fa capire che la mia auto è fatta di carta velina). Capita. Non è stato fatto mentre faceva l'idiota in auto, si è assunto le sue responsabilità, ha chiesto scusa a iosa ed ha riparato non solo il danno fatto da lui ma anche alcuni graffi che mi erano stati causati da ignoti e mi ha pure pulito l'auto dentro e fuori.
Ah, vi racconto un aneddoto successo ieri. Torno a casa dal lavoro e mentre salgo le scale incrocio quelle che penso essere le mamme dei ragazzi meridionali che abitano al piano di sopra. Saluto "Buonasera!" con il sorriso, come faccio con chiunque incrocio per le scale, e una delle due signore guarda l'altra e dice "Ecco! Questa è una ragazza educata! Lo sa signorina, prima di lei è sceso un giovanotto, lo abbiamo salutato ma non ci ha nemmeno degnato di uno sguardo!" ed io prontamente "A me è stato insegnato che si saluta quando si incontra qualcuno per le scale" "a lei hanno insegnato bene! Arrivederci signora, lei è tanto educata!". Ecco, mi ha fatto contenta questo scambio di battute e orgogliosa di me stessa. E' che veramente, l'educazione ormai è merce rara. 
Ma visti questi due aneddoti, nel mondo forse c'è ancora speranza.

sabato 22 novembre 2014

Fiducia


Come sapete non vado in mountain bike da ormai due anni abbondanti. I motivi sono tanti ma principalmente mancano i soldi, e senza soldi una mountain bike non la compri. Però da anni sono iscritta ad un forum e da circa due anni si è creato un bel gruppetto con persone per lo più della zona di Brescia, Monza, Veneto e Liguria. Negli ultimi tempi si è iscritto un nuovo utente che stava per diventare papà. Subito è sembrato molto affiatato con noi e insomma, questo gruppetto è un po’ come una famiglia allargata. L’utente in questione da poco è finalmente diventato papà ed io con le mie manine sante ho preparato un regalino per il nuovo arrivato. Però l’utente non lo ha voluto. O meglio, gli ho chiesto l’indirizzo per spedirgli il regalo ma non si è fidato a lasciarmelo. Da un lato capisco perché dare il proprio indirizzo a sconosciuti è rischioso e in questo periodo poi rubano bici come fossero briciole di pane. Dall’altro però non lo capisco, perché sono mesi che chiacchieriamo sul forum, gli altri li conosco quasi tutti di persona e lui lo sa. E comunque poteva sempre indicarmi una casella postale così di problemi proprio non ce n’erano.
La cosa mi ha fatta riflettere perché ecco, siamo in un’epoca in cui è possibile parlare con tutti. Per esempio io tramite il mio blog parlo con Lucy che è a Miami, con Amber che è a Glasgow, con dei cugini di Maritino che sono a Chicago, ragazzi del New Jersey, uno di Kuala Lumpur, due o tre in Germania, due o tre di Stoccolma e Goteborg etc etc... Eppure nonostante online condividiamo spesso anche troppo (vedo alcuni blog o profili facebook che sinceramente mi fanno rabbrividire) altrettanto spesso non ci fidiamo di situazioni in cui non c'è alcun rischio. Come nel mio caso. Io per prima sono una persona che si fida poco (a volte davvero troppo poco) delle persone, ma ecco, in questa situazione ammetto di essere rimasta un pò male che non mi sia stata accordata la fiducia perchè non c'era davvero nessuna intenzione maligna nel mio gesto e ripeto, tutti gli altri del gruppo o quasi mi conoscono di persona e sono diventati per me dei grandi e cari amici che ho pure ospitato a casa mia.
Va bene così però, non ci posso fare niente. Vorrà dire che riciclerò il regalo per qualcun altro, tanto pare che al momento il 70% delle persone che erano a scuola con me o sono in attesa o hanno appena avuto un bambino (immaginate i miei che mi fanno pressione per un nipotino ogni volta che sanno della nascita di uno di questi pargoli).
Eppure vedo così tanta fiducia data troppo facilmente: foto compromettenti postate senza ritegno su facebook, status che andrebbero tenuti privati sia per la propria privacy sia per quella del proprio fidanzato che sicuramente non apprezzerebbe di essere sputtanato deriso pubblicamente su internet, foto di bambini mentre fanno la "fontanella" (maschietti) o con la "farfallina" al vento che un domani diventeranno adulti incazzati con i genitori per la farfallina loro è stata più cliccata di quella della Belen.
Forse bisognerebbe riacquistare un pò di equilibrio...
Intanto, se volete vedere la mia opera d'arte ve la posto quì sotto. Che ne pensate?

lunedì 10 novembre 2014

Le mie recensioni episodio 9: La verità sul caso Harry Quebert di Joel Dicker

Tempo fa mia zia 2 mi ha detto "Fatti prestare dalla zia 1 il libro che ha prestato a me mesi fa!". E così ho fatto. Solo che quando ho visto di che libro si trattava ero pò scettica ecco... Perchè? Perchè ammetto che mi sono lasciata convincere dai pregiudizi. Un libro che trovo in vendita al supermercato non può essere chissà che bello no? Ed invece ho dovuto ricredermi. Di che libro parlo? Ora ve lo dico:
"La verità sul caso Harry Quebert" è un giallo ambientato per lo più nella città di fantasia di nome Aurora nel New Hampshire. I fatti si svolgono nel 2008, ma l'autore ricorre spesso a flashback principalmente nel 1975 quando fu commesso l'omicidio della quindicenne Nola Kellergan.
Il libro si apre a New York nella primavera del 2008. Marcus Goldman, giovane scrittore di successo, è alle prese con il classico "blocco dello scrittore" e decide di andare ad Aurora a trovare il vecchio professore ed amico Harry Quebert. Quì scopre curiosando dove non deve che Harry trent'anni prima aveva avuto una relazione con una quindicenne poi scomparsa: Nola Kellergan.
Una volta tornato a New York, Harry gli telefona per informarlo che  hanno trovato il cadavere di Nola nel suo giardino e che lui è stato arrestato con l'accusa di essere proprio lui l'assassino. Marcus si precipita quindi ad Aurora, convinto dell'innocenza dell'amico, il cui libro più famoso si scopre raccontare la storia d'amore tra Harry e Nola e viene quindi ritirato dal mercato. Marcus inizia ad indagare sulla faccenda, scoperchiando un vero e proprio vaso di Pandora e mettendo a repentaglio l'amicizia tra lui e Harry. Tra colpi di scena, incendi, liti e confessioni straordinarie, si scoprirà che l'assassino di Nola era proprio insospettabile.

LE MIE IMPRESSIONI:
E' un libro che si fa leggere. Definitivamente. E' scritto davvero bene ed è scorrevolissimo. Chiedete pure a Maritino quante volte la sera mi ha trovata addormentata sulle pagine di questo libro perchè non volevo smettere di leggere! Numerosissimi i colpi di scena e fino alla fine non si sa chi è il vero assassino di Nola Kellergan. Davvero. Io puntavo su una persona per poi scoprire che era l'unica sulla quale non ci potrebbero essere sospetti!
Se ne avete l'occasione, leggetelo!