martedì 22 maggio 2012

Una bella klapa alla conquista del Cocusso (e del Castellaro)

Per dovere di informazione Klapa, (in realtà clapa) in triestino significa gruppo, in genere un gruppo di amici. Detto questo parto con il mio racconto...
Sabato mattina sveglia presto (6.45!), colazione, vestizione, lenti a contatto, antizecche e via. Arriviamo a Monfalcone per incontrare i bisiachi per poi trasferirci in quel di Basovizza. Sappiamo già che M. non verrà perchè è stato incastrato al lavoro. L’appuntamento è per le 8.15 davanti al negozio di A.. Alle 8.20 non si vede ancora nessuno ma un sms di A. ci avvisa che lui sta male e non viene, e che pure E. ci bidona mentre D. e Z. non hanno confermato ma non vedendoli supponiamo non vengano neppure loro. Telefoniamo quindi a G. che è ancora a casa! Ma lo andiamo a prendere, e riusciamo a recarci a Basovizza in perfetto orario dove ad attenderci ci sono Fanta (non è il suo nome, ma la chiamo così..userò i nickname per far prima) che non vedo pedalante da un sacco di tempo causa problemi di salute che si stanno pian piano risolvendo, Bacolo e Diabolik, Metalman(lo chiamo così perché a dire la verità non mi ricordo come si chiama) e ci raggiunge pure Andrè, gemello di Diabolik che avevamo incrociato per strada e salutato scambiandolo per il fratello (pure lui aveva detto che non sarebbe venuto) e Ammiraglio, che in teoria avrebbe dovuto fare un altro giro, quindi mi ha sorpreso vederlo. Incontriamo pure St. che non sapeva che saremmo stati li quel giorno e si è unito a noi all’ultimo. Insomma, ne abbiamo persi 3 ma guadagnati altri 3! Totale: 10 biker..una bela klapa insomma! Basovizza è la Mecca dei ciclisti/Bikers..un casino stratosferico! Montiamo in sella e imbocchiamo il primo sterratone che ci porta ai piedi del Cocusso (Kokos). Già mi vien male a pensare alla salita che mi aspetta..Ma mi faccio coraggio e con la calma la affronto..alcune soste ma mai a spingere a bici a piedi..cosa che invece ha dovuto fare Metalman con la bici da discesa..Pedalarla in salita è praticamente impossibile. Arrivo finalmente in cima con un leggero jetlag rispetto agli altri che stanno già tracannando le loro radler seduti comodamente sulle panche del rifugio. Maritino mi prende il mio premio: l’acqua alla mela verde! Io la adoro…che ci devo fare? Io la birra non la bevo!
In quel momento ecco arrivare Ditiz che è arrivato tardi al ritrovo ma che si è fatto tutti i 5 km di salita in un batter d’occhio..d’altra parte sabato io ero l’unica bleda..tutti biker super forti ma per fortuna pazienti e mega simpatici (3/4 di loro triestini e muggiesani..stile “I wanna rock’n’roll all night!”). St. ci abbandona…la figlia finisce scuola prima e non vuole lasciarla sola troppe ore. Inforchiamo di nuovo i nostri mezzi e siamo pronti per salire il Castellaro ma… G. si prende una zecca che Bacolo toglie A MANI NUDE!!!! Altro che doctor House!(Che poi Bacolo è medico per davvero! Ottimo girare in bici con un medico..non si sa mai) E Ditiz scopre di aver forato. Un gruppo enorme di bikers è li che ci osserva ma se ne va presto da dove siamo arrivati noi. Zecca levata e camera d’aria cambiata ripartiamo. La salita del Castellaro è dura, tutta "grembani" e pietre, tronchi caduti e rami, e terreno umido a cause delle pioggie recenti. Arrivati in cima foto di gruppo, vestizione con le protezioni per chi le aveva (io no) e via inizia la discesa!  Un paio di tratti particolarmente ripidi li ho fatti a piedi (ma meno dell’ultima volta in cui sono stata li) e per un pelo mi ribaltavo perché all’ultimo mi son spaventata, ho frenato mettendo il piede a terra..il peso si è inevitabilmente spostato in avanti facendomi quasi ribaltare. Per fortuna sono riuscita a tener la bici. Arrivati a Pesek io volevo tagliare e ritornare a Basovizza e far finire agli altri in giro in santa pace per non rallentarli, ma Fanta mi ha minacciata di morte lenta e dolorosa quindi mi son fatta coraggio e pur essendo stanca ho fatto pure il famoso Salamandra. Bellissimo. Discesa non difficilissima ma molto simpatica da guidare. Arrivati a Draga S.Elia ci è toccata la lunga salita su asfalto che ho fatto molta fatica a fare perché ormai le mie batterie erano scariche. A Basovizza salutati tutti abbiamo ripreso l’auto e siamo partiti per tornare a Monfalcone.
Una mattinata bellissima! Mi sono divertita tantissimo ma anche stancata un botto..Ma ne è valsa la pena! Non vedo l'ora di ripetere.. Niente foto però..ancora non me le hanno passate quindi accontentatevi del racconto!

2 commenti:

suz_stars ha detto...

eeeehhhh no,io volevo le foto!!
cmq visto che ti dice la suz sempre:ti sottovaluti!!! :))

bastianella31 ha detto...

anche io voglio le foto!!!
grande peggy e granda clappa;-)
ciauuu... certo che pedalate, e pure bene!!!