giovedì 20 ottobre 2011

Il male che non scompare

E’ da un po’ di giorni che mi sento un po’ giù di morale, lunedì sono stata al funerale di una mia parente e la cosa di certo mi ha abbattuta parecchio, così ieri dopo esser andata a scegliere i nuovi occhiali (arrivano sabato quindi li vedrete presto) sono andata in libreria per comprarmi un libro. Ero partita con il comprare un libro che mi tirasse su il morale, quindi pensavo a qualche saggio di psicologia ma c’erano solo “Come diventare bella, milionaria e stronza”  (e l’ho veramente preso in considerazione) “E’ facile smettere di fumare se sai come farlo” (non fumo quindi libro inutile), “Come liberarti dagli stronzi e lavorare felicemente” (il titolo non è esattamente così, ma comunque essendo disoccupata per ora non mi serve) e altre stupidaggini tipo “Diventare stronza e sottomettere il tuo uomo e altre stupidaggini” (titolo inventato ora da me)e ho continuato a girare tra gli scaffali, finchè mi sono imbattuta in questo:



“Il male che non scompare” di Enrico Bullian, libro + dvd.

Enrico Bullian è un ragazzo nato nella mia città nel 1983, laureato in storia contemporanea all’università di Trieste ed è stato (non so se lo è ancora) Consigliere comunale a San Canzian d’Isonzo con delega speciale all’amianto.

Questo libro parla proprio di questo:dell’amianto, dei suoi usi e delle sue conseguenze. Il dvd invece è stato pubblicato dall’associazione Amianto Mai Più in occasione del centenario del cantiere navale di Monfalcone, per diffondere la conoscenza del problema amianto che è ancora oggi piuttosto grave, soprattutto nelle zone ove sorgono i cantieri navali, Monfalcone è una di queste.

Il libro mi ha colpita per due motivi: nella mia zona ci sono sempre più malati di asbestosi , o mesotelioma pleurico o carcinoma polmonare, tumori causati dall’esposizione all’amianto. Quando lavoravo al Caaf mi è capitato di fare la dichiarazione dei redditi a 4 persone alle quali avevano appena diagnosticato il tumore, e ad un signore che mi ha detto che dubita di arrivare all’anno prossimo. Ma soprattutto perché ho perso una persona a me molto vicina per questa malattia (non dirò chi è perché mi sembra giusto mantenere un certo grado di riservatezza, credo che capirete), quindi ho visto con i miei occhi le conseguenze dell’esposizione all’amianto, anche a distanza di molti anni. Ho dunque acquistato il libro, uscendo dalla libreria con un po’ di angoscia nel cuore. Ho iniziato a leggerlo ieri sera, mi sembra scritto molto bene e lo trovo molto scorrevole..ma vi racconterò com’è non appena l’avrò finito..quindi abbiate pazienza!

Io vi consiglio di leggerlo se ne avete l’occasione. Perché (letto nel libro) in Italia ci sono più di 4000 decessi per esposizione all’amianto all’anno, quindi è un problema piuttosto importante ed esteso nel nostro paese.


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