domenica 9 ottobre 2011

48 anni dopo



Oggi ricorre il 48° anniversario della tragedia del Vajont. Il 9 ottobre 1963 alle ore 22.39  una frana dal monte Toc (tra le province di Belluno e Udine) cadde nel bacino idrico creato da questa diga e creò un'enorme onda che distrusse quasi completamente il comune di Longarone ed i paesi vicini ed uccise quasi 2000 persone.
Breve storia della diga: la diga fu commissionata dalla Società Idroelettrica Veneta, poi assorbita dalla SADE e la sua costruzione iniziò nel 1957, dopo decenni di progetti  e terminò nel 1963. Ora, per conoscere bene la storia dovrei scrivere tantissimo e non sono la persona più adatta per descrivere gli elementi tecnici per capire bene le dinamiche, ma riassumendo in poche parole, la diga è stata costruita su un terreno franoso ed instabile,e l'acqua raccolta nel bacino infiltrandosi nel terreno provocò una lunga crepa nel terreno del monte Toc dal quale il 9 ottobre del 1963 si staccò la frana.
Io sul Vajont ci sono stata, la diga è enorme, altissima e perfetta. E' ancora intatta. Un capolavoro di ingegneria l'ha definita qualcuno. Ma poi ti volti e vedi il monte Toc, con un "pezzo mancante" e riconosci la forma a "M" della crepa dalla quale si è staccata la frana.. E ti viene da pensare. Pensare alle proporzioni. Quanta acqua c'era la dentro? Quanto era grande quello che si è staccato dal monte? Quanto era alta l'onda? Dov'è Longarone? E guardi in la, cercando di capire dov'è, pensando dove sono Erto e Casso, altri comuni colpita dalla tragedia e ricostruiti. Ho incontrato una signora che nel 1963 aveva 12 anni, e mi ha raccontato di essere stata svegliata dal vento, mi ha raccontato che il suo letto, così come la sua pelle, è stato trascinato dall'acqua e dal fango e che lei si copriva il volto per proteggersi, e quando ha riaperto gli occhi, attorno a lei c'era la desolazione di un paese distrutto, si sentivano le urla ed i pianti. Molte delle vittime non sono mai state trovate e non hanno potuto ricevere degna sepoltura. E tu riguardi il monte e l'ammasso di terra ai suoi piedi che ti sembra "fuori posto" e pensi a quanta gente c'è ancora li sotto. Moltissimi corpi sono stati ritrovati lungo la ferrovia, lungo i fiumi. Ma molti non si troveranno mai. L'acqua ha cancellato tutto. Paesi e persone.
Ma perchè? Perchè qualcuno ha costruito nonostante non ci fossero le premesse per farlo. Perchè qualcuno in nome del dio denaro ha sfidato la Natura, e la Natura ha perso. Io non credo che la Natura si sia vendicata. Perchè la Natura non uccide. L'uomo uccide. E la Natura è stata sopraffatta dalle azioni umane e molti altri esseri umani ne hanno pagato le conseguenze. Famiglie e paesi distrutti e cancellati.
Di stragi nel mondo ce ne sono state moltissime, ed io non posso conoscerle tutte, ma oggi voglio ricordare questa.
Vi consiglio due letture e una visione. La prima:"Vajont 9 ottobre '63- orazione civile" da vedere

E "Il racconto del Vajont" di Marco Paolini e Gabriele Vacis da leggere.

E "Sulla pelle viva" di Tina Merlin.

E vi lascio con alcune immagini, sperando che certe tragedie non accadano più.


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